Chi è di scena

La Compagnia del Tirso presenta

Aspettando Godot

tragicommedia in due atti di Samuel Beckett
regia di Adriana Trapanese

dal 5 al 10 marzo 2019

Ore 10,00 - mercoledì 6, giovedì 7, sabato 9
Ore 20,30
- martedì 5, mercoledì 6, giovedì 7, venerdì 8, sabato 9
Ore 17,30 - domenica 10

Biglietti:
Spettacoli serali dal martedì al giovedì € 12,00
Dal venerdì alla domenica € 15,00 (riduzione a € 12,00 per gruppi di 10 persone)
Scuole: studenti € 10,00, ingresso gratuito per gli accompagnatori
Info e prenotazioni:
3338592803 - 3385372826


Il tempo e l’attesa del misterioso Godot sono i protagonisti di questa tragicommedia in due atti, perfettamente simmetrici. Lo spazio scenico è delineato da essenziali movimenti dei personaggi, che insieme scandiscono il tempo con le loro parole e i loro silenzi.  Sono immagini mitiche, senza essere simboli astratti, ma persone con tutta la loro dolente corporeità. Nella messa in scena abbiamo evidenziato la “prosa poetica” dell’autore: il linguaggio scarnificato ed essenziale, la parola o la frase, isolata da pause, più o meno lunghe. E’ una precisa partitura musicale con temi e suoni che si ripetono, si trasformano e si compenetrano, come i leitmotiv di una sinfonia. La regia e gli attori hanno avuto il delicato compito di eseguirla, interpretandola.  Si va dalla tragedia  alla farsa, dalla battuta fulminante alla poesia elegiaca. L’aspetto clownesco, sottolineato dalla mimica e dai costumi, alleggerisce i temi tragici e attualissimi della solitudine e dell’insicurezza dell’uomo contemporaneo. L’inquietante risata di Beckett, di fronte alla tragica situazione dei suoi derelitti personaggi non è mai derisione degli emarginati, ma di noi tutti di fronte all’ineluttabile fallimento della vita. Lo spettacolo si presta alle interpretazioni più disparate, le stratificazioni di significati possono essere lette nel modo più vario. La messa in scena dello spettacolo ha richiesto un anno di ricerca approfondita su questo straordinario e vertiginoso testo di Beckett, immenso poeta della difficoltà del vivere. La regista e La Compagnia del Tirso si sono avvicinati a quest’opera con umiltà e rispetto, reputandolo un incalcolabile dono che l’autore ci ha offerto e che speriamo, a nostra volta, offrire ai cari e affezionati spettatori, che ci seguono da molti anni.

Adriana Trapanese