Il Bradipo e la Carpa

testo e regia di Antonio Carnevale
con Antonio Carnevale e Riccardo Stincone

conCorto 18
dal 3 al 6 maggio 2018

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É il 6 febbraio 1945, prime luci dell’alba. Sono le ultime ore di vita di Géza Kertész e István Tóth. I due dialogano attraverso il muro che divide le loro celle di prigionia. Géza e István sono entrati da un paio d’anni nella resistenza ungherese, sabotando i tedeschi, per salvare dissidenti ed ebrei. In pochi attimi nelle loro parole e nei loro silenzi, scorre una vita insieme. Dagli esordi come giocatori sui campi sterrati di inizio Novecento con la maglia Ferencváros, alle gioie e ai successi in Italia come allenatori, dove rivoluzionarono il mondo del calcio; dalla folle scelta di resistere e combattere silenziosamente, fino all'ultima tragica alba.
La drammaturgia originale de “Il Bradipo e La Carpa” nasce dall’incontro tra il regista Antonio Carnevale e Roberto Quartarone, giornalista ed esperto di sport, che nel saggio Due Eroi in Panchina – edito nel 2016 da InContropiede riporta alla luce la storia di due personaggi dello sport e della storia sconosciuti ai più, ma autori di una vera e propria rivoluzione del calcio e con le loro piccole grandi vite protagonisti della Storia. Sulla scena solo i corpi degli attori che si fanno parola e memoria. Il muro che divide fisicamente i due protagonisti non è che il buio tra i due coni di luce da cui sono illuminati. Unico oggetto di scena la fotografia accartocciata nella giacca di Géza, che si trasforma in un attimo nel motore del ricordo.
Premio  Miglior Testo “Premio Settimia Spizzichino e gli Anni Rubati 2018”.