Vita, morte e miracoli del 1799

di e con Alfonso Sessa
compagnia Terre Vivaci

 

1 aprile 2016, ore 21,30

Cripta di Cristo Re - Via Podgora, 3 - Roma

Ingresso € 10,00
Info e prenotazioni: prenotazioni@teatrosangenesio.it - 063223432 - sms al 3391747681

Napoli, 1799.
Sangue, morti, una tragedia.
Ma Napoli è in Italia e le tragedie in Italia, a volte, fanno ridere.


Perché “tragedia” dalle nostre parti può significare “paradosso”.
Dieci anni dopo la rivoluzione francese, uno sparuto gruppo di intellettuali, poeti e giuristi si rivolta contro Ferdinando IV di Borbone: peccato che il re fosse troppo ignorante per avere paura di loro.
La nobildonna Eleonora Pimentel fonda il “Monitore Napoletano”, il primo giornale di Napoli: peccato che la stragrande maggioranza del popolo fosse analfabeta.


Mario Pagano, eminente giurista, scrive il primo trattato costituzionale della Repubblica partenopea: peccato che i napoletani fossero monarchici.
Domenico Cirillo, medico e professore universitario decide di curare le ferite dei lazzari: peccato che fossero già in cancrena.
Francesco Caracciolo, ex ammiraglio della flotta reale, si mette al timone per intraprendere un folle volo nelle tumultuose acque della libertà: peccato che il mare del golfo l’inghiottì prima di salpare.
L’unico miracolo del 1799 è la liquefazione del sangue di San Gennaro. Il sangue dei lazzari, invece, è rimasto un grumo duro: una grossa pietra che, ancora, ci fa inciampare.


Una storia raccontata con disincanto e ironia per far capire che la Storia (quella con la “S” maiuscola) è come una moneta: ha sempre due facce, a volte se ne vede una, a volte, l’altra.
Questo spettacolo non vuole giudicare i personaggi protagonisti di questa controversa vicenda storica vissuta a Napoli, bensì capirli per conoscere più a fondo le oscure motivazioni, il “dietro le quinte” di tali incredibili avvenimenti.

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